Chiediamo al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli, al Ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare Sergio Costa, al Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, al Direttore Generale dell'ATS Val Padana Salvatore Mannino, al Presidente dell'ISPRA Stefano Laporta, al Presidente di Legambiente Stefano Ciafani e al Presidente della FIAB Alessandro Tursi di Salvare la Tangenziale dei Bambini di Casalmaggiore (CR).
Inaugurata nel maggio del 2016 la Tangenziale dei Bambini
è stata completamente abbandonata dall'Amministrazione Comunale
nonostante abbia ricevuto premi e riconoscimenti nazionali ed
internazionali tra cui il Premio Nazionale di Legambiente, Best Practice europea di Eurocities in occasione della Settimana Europea della mobilità sostenibile, Progetto pilota di ISPRA e Caso Studio di ELTIS.
La manifestazione che ne ha lanciato il progetto "La Città dei
Bambini" nel 2019 ha ricevuto il patrocinio dei due Ministeri
dell'Ambiente e dei Trasporti e dell'ATS Val Padana.
La Tangenziale dei Bambini è un percorso casa-scuola e scuola-centro
storico pedonale ciclabile, che incentiva la mobilità scolastica
sostenibile. Renderla permanente come Progetto Pilota italiano è
fondamentale per cambiare le abitudini di spostamento delle nuove
generazioni di tutta Italia, perchè è ormai un simbolo di cambio di
paradigma ed è replicabile su scala nazionale.
Vi ringraziamo fin d'ora per quanto potrete fare affinchè il progetto
da sperimentazione si trasformi in infrastruttura permanente attraverso
il completamento di alcuni tratti e la messa in sicurezza dei nove
percosi del Metrominuto, che dalla Tangenziale si dirigono verso i
centri di interesse come la Biblioteca, le Piazze, le Palestre, il
Teatro, i Parchi ed i Musei.
VI RINGRAZIAMO FIN D'ORA PER LA PUBBLICAZIONE E DIVULGAZIONE. Comitato Slow Town Casalmaggiore CR
Già pubblicato da BIKEITALIA, GREEN PLANNER, GREENME, TERRANUOVA, IDEE GREEN, LA STAMPA TUTTOGREEN, L'AUTOMOBILE ACI ai seguenti link:
Il Comitato Slow Town in pochi anni ha ricevuto premi e risonoscimenti nazionali e internazionali per i suoi progetti di viabilità sostenibile e rigenerazione urbana.
Nel 2014 sperimenta una zona30 dal basso con l'Arch. Matteo Dondè, la terza in Italia dopo Terni e Modena, che ottiene un successo eclatante e grazie ad un Bando della Fondazione Cariplo viene resa definitiva.
Nel 2016 lancia la "Tangenziale dei Bambini", il "Metrominuto Bambini" e il "MetroBottega" e riceve il Premio Nazionale di Legambiente
l'ISPRA (Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale) la pubblica come "Progetto Pilota" e la inserisce come buona pratica nel XIII Rapporto sulla Qualità dell'ambiente urbano.
Nel frattempo in Europa la Commissione Europea cita il Comitato e la Tangenziale nel comunicato ufficiale della Settimana Europea della mobilità sostenibile e successivamente premia l'idea come "Best Practice" europea.
ELTIS, l'Osservatorio della mobilità urbana, finanziato dalla stessa Commissione Europea, pubblica i progetti di Slow Town come "Caso Studio"
In Italia la Tangenziale dei Bambini diventa un caso nazionale, ne parlano decine di siti web, viene pubblicata sui quotidiani cartacei "La Repubblica" e "La Stampa" di Torino, Radio24 vi dedica un'intera trasmissione radiofonica.
Dopo tre anni la manifestazione "La Città dei Bambini 2019" organizzata dal Comitato e che viene utilizzata per lanciare i progetti alla sua quarta edizione riceve due patrocini ministeriali (Trasporti e Ambiente), oltre al patrocinio dell'ATS Val Padana.
Lo stesso Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli visita la Tangenziale per conoscerla da vicino.
La Tangenziale sbarca anche in Inghilterra, pubblicata in uno studio della Oxford University e addirittura a Cape Town in Sud Africa.
Il Comitato ad ottobre 2019 è stato invitato a presentare la Tangenziale al convegno internazionale WALK21, che quest'anno si tiene in Olanda a Rotterdam.
Anche in
Italia da qualche anno si sviluppano iniziative dal basso rivolte
alla mobilità sostenibile ed alla rigenerazione urbana.
Il Comitato
Slow Town di Casalmaggiore (CR) dal 2014 organizza manifestazioni e
sperimentazioni volte ad incentivare la mobilità pedonale-ciclabile
in città e la rigenerazione degli spazi pubblici attraverso Zone30 e
percorsi sicuri per l'utenza debole ed in particolare per i Bambini
nei tragitti casa-scuola, scuola- centro storico.
Casalmaggiore
è una cittadina di 15 mila abitanti della provincia di Cremona in
Lombardia adagiata sul fiume Po. Come molte città piccole e grandi
italiane presenta un centro storico “desertificato” a causa della
costruzione sconsiderata negli ultimi vent'anni di centri commerciali
all'esterno e di nuovi quartieri residenziali con grande consumo di
suolo. Il centro storico vede circa 70 botteghe chiuse e 1500
appartamenti vuoti, il 30% del totale.
Ciò ha
portato degrado urbano nel centro storico e pericolosità delle
strade urbane interne non più occupate dalle persone, ma utilizzate
come strade di attraversamento dagli automobilisti che le utilizzano
per passare più velocemente sui tragitti casa-lavoro e
casa-supermercato.
A fronte di
queste problematiche di desertificazione e pericolosità delle strade
il Comitato Slow Town ha iniziato a sperimentare nuovi modi di
utilizzare le strade cittadine.
Il
principale mezzo di spostamento dei cittadini è l'automobile e la
viabilità negli anni è stata tutta progettata in funzione
dell'auto. Le poche infrastrutture per i ciclisti non sono a norma
del Codice della Strada e in molti casi sono pericolose, le
dimensioni delle strade nel centro non permettono l'installazioni di
ciclabili senza eliminare gli stalli di sosta degli autoveicoli e in
diverse vie gli stalli delle auto sono stati ricavati occupando in
parte i marciapiede, mentre in altri casi i marciapiede sono
completamente assenti.
Da circa
dieci anni è in funzione un Piedibus con tre linee che collegano il
centro alla Scuola primaria grazie alla presenza di volontari che
coinvolge una quarantina di alunni (il 5% del totale).
Questo
Piedibus pur essendo di grande utilità per i Bambini e le Famiglie
coinvolte non ha risolto i molteplici problemi derivanti dalla
viabilità scolastica.
Descrizione
del Progetto
Il progetto di rigenerazione del centro
urbano si compone di più tasselli.
Zona30
Nel 2014 grazie ad un Bando della
Fondazione Cariplo rivolto alle Comunità Resilienti ed il
coinvolgimento di un architetto specializzato in zone30 (Matteo Dondè
di Milano) è stato possibile sviluppare e sperimentare un progetto
di moderazione della velocità a 30 km orari in una via del centro
storico attraverso l'installazione di arredo urbano e verde sulla
carreggiata che ha creato delle scicane di rallentamento. Questa
sperimentazione che all'origine doveva durare soltanto due giorni a
causa del grande successo e a seguito di una raccolta firme che in
pochi giorni raggiunse più di un migliaio di adesioni rimase per i
successivi tre mesi. All'Architetto Dondè il Comune di Casalmaggiore
successivamente ha affidato l'incarico di fare un progetto definitivo
che a distanza di due anni purtroppo è rimasto sulla carta per
mancanza di fondi.
La città dei Bambini
Alla fine del 2014 il Comitato Slow
Town ha presentato in Comune anche un Piano di Mobilità
scolastica mutuato dall'esperienza “Meglio a Piedi” del Canton
Ticino in Svizzera. Un piano molto articolato che fra le altre cose
prevede di utilizzare l'argine maestro come principale percorso
sicuro casa-scuola e la chiusura al traffico di alcune vie vicino al
plesso scolastico durante l'entrata e uscita degli alunni. Piano che
è stato a Maggio 2015 sperimentato dal Comitato con la
partecipazione delle scuole del territorio e l'assistenza della
Polizia Municipale locale.
Visto il successo della sperimentazione
e dato che per rendere effettivo il Piano occorreva una ulteriore
implementazione progettuale e infrastrutturale leggera (stradello) il
Comitato ha organizzato a maggio 2016 una nuova manifestazione dal
titolo
“La Città dei bambini” che attraverso il coinvolgimento di
aziende private del settore edile e delle Botteghe di prossimità ha
potuto realizzare ciò che mancava.
Tangenziale dei Bambini
Nella tre giorni della manifestazione
si è inaugurata la “Tangenziale dei Bambini”, un percorso
pedonale/ciclabile che si sviluppa su circa un paio di chilometri
lungo l’argine maestro del Po. Un percorso estremamente sicuro
perchè è chiuso al traffico veicolare e quindi adatto alla
viabilità scolastica.
E' una vera tangenziale con tanto di
indicazioni stradali, in tutto e per tutto a misura di bambino.
Servirà ai piccoli per andare e venire da scuola, dalla palestra,
dalla biblioteca, dai luoghi più attrattivi del centro città,
immersi in un panorama suggestivo e al riparo da traffico, rischio
incidenti e smog.
Ha tutte le caratteristiche di una vera
tangenziale: scorre all’esterno, unisce tutti i principali siti del
centro storico, è provvista di uscite (nove).
Consente ai Bambini di evitare tutti i
rischi dei percorsi che si incontrano attraversando il centro
storico, e che, nell’ora di punta delle scuole, impegna circa un
migliaio di persone tra bimbi e genitori in una gincana mozzafiato
tra curve e incroci pericolosi, mancanza di marciapiedi e strisce
pedonali, auto in doppia fila, che costringono pedoni e scolaresche a
camminare in mezzo al traffico.
Il nuovo tracciato ai margini del Po
non solo evita tutti questi i rischi ed è altrettanto breve
(un quarto d’ora immersi nella natura) ma si propone come
alternativa di trasporto a tutti gli effetti. Le linee del Piedibus
già presenti si sono arricchite di questo ulteriore tracciato. Tanto
che dal prossimo anno una delle linee del Piedibus potrebbe essere
dirottata direttamente sulla tangenziale.
Non si è trattato di una vera e
propria opera ma solo di adattare a tangenziale un percorso già
esistente con due semplici interventi. La creazione di uno
"stradello" per collegare l’ultima parte dell'argine
maestro a Casalmaggiore e dare continuità al percorso. Questo
stradello è stato progettato e realizzato grazie ad aziende private
del territorio che hanno preso a cuore la sicurezza dei Bambini. E'
stato presentato un progetto agli uffici comunali i quali hanno dato
il loro nulla osta di eseguire i lavori su terreno di proprietà
comunale.
Il Comune oltre a non aver dovuto
utilizzare risorse proprie per realizzare lo stradello potrà anche
risparmierà sui costi di manutenzione del manto stradale delle vie
del centro già provato dal traffico. Un risparmio per l’intera
comunità anche per la riduzione degli incidenti con forti guadagni
soprattutto in termini di sicurezza a favore degli utenti della
strada più esposti ai rischi e la riduzione dell'inquinamento
acustico e dell'aria.
Metrominuto Casalmaggiore
Legato alla Tangenziale dei Bambini,
c’è il progetto del MetroMinuto. Infatti la
Tangenziale dei Bambini ha nove uscite in corrispondenza di scalinate
e discese dell'argine maestro: ad ogni uscita è stato installato un
cartello infomativo con l'indicazione del numero e del nome
dell'uscita, le immagini delle possibili destinazioni del percorso ed
i metri ed i minuti occorrenti a piedi per raggiungere le varie
destinazioni intermedie e finali. Ogni uscita è contraddistinta da
un colore differente con una grafica semplice e adatta ai Bambini.
MetroBottega
Casalmaggiore
Con
il MetroBottega si completa la proposta/progetto di mobilità
pedonale-ciclabile del Comitato Slow Town che, partendo dall'argine
maestro con la “Tangenziale dei Bambini” e le sue nove
uscite/percorsi del Metrominuto permette a tutti di usufruire del
centro senza dover utilizzare l'automobile negli spostamenti per fare
poche centinaia di metri.
Il MetroBottega è uno schema/cartina con l'indicazione
delle principali vie del centro storico raggruppate in dieci linee di
colori diversi. Questa “Metropolitana Pedonale a cielo aperto”
servirà ad aiutare i cittadini a trovare facilmente i
prodotti/servizi a loro necessari ed alle Botteghe di prossimità di
farsi conoscere anche da chi non abita a Casalmaggiore e che passando
in città vuole fermarsi e fare acquisti.
Il
MetroBottega casalasco non è altro che l'evoluzione del Metrominuto
adottato dalla città di Pontevedra in Spagna e poi ripreso in Italia
da altre città come Firenze, Modena, Cagliari. Uno strumento che ha
in questo caso non solo la funzione di incentivare l'utilizzo dei
piedi negli spostamenti brevi, ma anche quello di promuovere il
cosidetto “Centro Commerciale Naturale” rappresentato dalle
Botteghe di prossimità, che purtroppo in questi anni hanno sofferto
sia l'avvento dei centri commerciali sia la diminuzione dei consumi a
causa della crisi economica.
Un
binomio quello della “Mobilità sostenibile pedonale/ciclabile” e
della “Rigenerazione urbana” degli spazi pubblici, che dovrà
necessariamente andare di pari passo nei prossimi anni. Si è visto
infatti che laddove si è puntato sulla mobilità dolce e sulla
sicurezza stradale le Botteghe prosperano, le vie sono piene di
persone, forte è il senso di comunità e socialità e la qualità
della vita dei residenti è alta, mentre dove si è lasciato occupare
sempre più spazio pubblico all'automobile (molto spesso occupando
marciapiedi e ciclabili riservate) il tessuto cittadino si è
degradato e impoverito, trasformando il centro in un deserto di
attività chiuse, di marciapiedi sporchi per la mancanza di
manutentori quotidiani ed il prosperare della micro-criminalità che
di questo vuoto si è appropriata.
Un
cambiamento questo che deve partire dai Bambini e dalle nuove
generazioni non ancora assuefatte all'abitudine e che meglio possono
apprezzare i percorsi pedonali e ciclabili. Partire dalla sicurezza
stradale per dare l'opportunità ai Bambini di acquisire autonomia
nei propri spostamenti ed essere loro in prima persona i protagonisti
del cambiamento degli adulti. Ecco che la Tangenziale dei Bambini, il
Metrominuto ed il MetroBottega possono rappresentare la chiave di
volta per cambiare dal basso le dinamiche di spostamento delle
persone in città.
Risultati
La
sperimentazione ha avuto un grande successo e le infrastrutture
leggere installate (i cartelli) e lo stradello sono al momento
rimasti al loro posto pur essendo la sperimentazione di soli tre
giorni. Le scolaresche sui percorsi scuola-centro storico hanno ora
un'alternativa di spostamento a piedi e in bici sicura.
Le quattro
scuole coinvolte hanno partecipato con entusiasmo alla
manifestazione/sperimentazione e grande è stata l'adesione delle
Associazioni del territorio che sul tema Bambini e Sicurezza si sono
compattate.
Nei giorni
della manifestazione e successivamente le scolaresche hanno iniziato
ad usare la Tangenziale e lo stradello in autonomia, le classi
seconde in questo modo hanno completato il loro programma “Conoscere
il territorio” previsto dal POF (Piano di offerta formativa), le
classi prime si sono recate in visita in Biblioteca in giorni
successivi usando la tangenziale e l'uscita 6 Biblioteca utilizzando
il percorso consigliato. Ciò ha confermato come il percorso della
Tangenziale e le uscite proposte rispondono alle esigenze di mobilità
e sicurezza degli alunni.
Più lenta è
stata ed è la partecipazione dei genitori nei percorsi casa-scuola
proprio perchè l'abitudine di utilizzare l'auto è difficile da
contrastare. Importante sarà quindi per il futuro il coinvolgimento
dei genitori e l'applicazione del Piano di Mobilità scolastica che
incentivi gli spostamenti a piedi e in bici casa-scuola e
disincentivi l'utilizzo dell'auto. La chiusura delle vie vicino al
plesso scolastico come avviene nelle migliori esperienze europee di
mobilità scolastica sostenibile e il contrasto ai comportamenti
contro al codice della strada dei genitori-automobilisti possono
essere un valido aiuto a fare scelte più sostenibili. Altre
iniziative possono aiutare il cambiamento come ad esempio
l'organizzazione di biketoschool settimanali ogni venerdì. I bambini
sono molto felici di muoversi in autonomia e loro sono i migliori
insegnanti dei genitori.
La
collaborazione e la comunicazione con l’Amministrazione comunale è
tutta da costruire. In un ottica di politica partecipata contiamo di
chiedere all’Amministrazione un percorso partecipato di
rigenerazione urbana, di moderazione della velocità nel centro
storico e di sicurezza dei percorsi casa-scuola e scuola-centro.
Saranno necessari la costruzione della cultura della mobilità
sostenibile,il cambiamento delle abitudini, vincere il disinteresse.
L'incentivo
a questo tipo di mobilità ha anche una serie di ricadute economiche
rilevanti per le casse comunali che non saranno più obbligate a
fornire obbligatoriamente bus -navetta alle scuole per spostare le
scolaresche per poche centinaia di metri
Come nel caso
della Zona30 il progetto ci ha permesso di affermare che la
sperimentazione diretta da parte della popolazione di iniziative di
moderazione del traffico e di una diversa mobilità urbana porta ad
una comprensione ed accettazione del miglior modo e permette di
apportare un cambiamento immediato ma poi anche duraturo. La parola
chiave è quindi SPERIMENTAZIONE.
Obiettivi
futuri
L'attuazione
di un PUMS (Piano Urbano di Mobilità sostenibile), di un Piano di
Mobilità Scolastica con la messa in sicurezza dei percorsi,
l'incentivazione degli spostamenti a piedi e in bici della
popolazione residente e la rigenerazione degli spazi pubblici per un
miglioramento della qualità della vità.